20 Giu La qualità del vino – aprile maggio giugno 2014
Dalla rivista “Oinos” – di G. Soldera
L’estate è iniziata con una situazione climatica molto variabile sia per quanto riguarda le piogge sia per le temperature; le precipitazioni sono state molto temporalesche, molto violente e molto ravvicinate, ma non di lunga durata. Il caldo è iniziato presto, ma, per ora, è durato pochi giorni. Ho uno sviluppo fogliare molto intenso, i grappoli sono molto belli. Naturalmente questa situazione climatica comporta, dovendo fare tutte le operazioni a mano, senza alcun attrezzo meccanico, un impiego di dieci persone nelle sole vigne, con costi enormemente superiori rispetto alla gestione del vigneto meccanizzato.
Del resto è mia convinzione, confermata dai risultati sin qui ottenuti in quarant’anni di coltivazione delle mie vigne, che – per ottenere una grandissima uva da vino – la vite, le foglie, l’uva possano esser solo toccate dall’uomo che sappia scegliere quale gemma, quale foglia, quale grappolo debba esser tenuto o tolto. I vini in cantina stanno maturando benissimo, senza alcun bisogno dell’uomo, salvo gli assaggi dalle botti e le colmature.
La situazione ottimale dell’ambiente di cantina (umidità – temperatura – ricambio di aria tutto naturale e costante) portano necessariamente a una diminuzione di lavoro e di presenza dell’uomo in cantina. Certamente gli studi e i controlli microbiologici, gli studi e le ricerche sulla vigna e sulla qualità dell’uva, la diraspatura con scelta del calibro dell’acino e la vinificazione di soli acini interi, mi permettono di avere mosti e vini molto equilibrati.
La crisi, soprattutto italiana, ha ridimensionato notevolmente le vendite sul mercato nazionale, ho così potuto ampliare le vendite all’estero, anche esaudendo richieste di alcuni nuovi Clienti e ne sono lieto. Il vino Toscana Sangiovese IGT 2006 Soldera (100% Sangiovese) è stato tutto venduto e siamo pronti per uscire col Toscana Sangiovese IGT 2007 e 2008 (100% Sangiovese) con consegne dal 1°settembre 2014. In quest’occasione, vista la piccolissima disponibilità del 2007, ci saranno dunque due annate in commercio, anziché una.
Abbiamo recentemente organizzato a Case Basse due tavole rotonde, la prima nella giornata di lunedì 30 giugno sul tema “La robotizzazione sta cambiando e cambierà drasticamente le offerte di lavoro soprattutto per i giovani e ciò avrà un impatto importantissimo sull’economia, sul sociale e sul morale dei giovani, quali soluzioni sono ipotizzabili e possibili a breve, medio e lungo termine”. I trenta ospiti intervenuti hanno concordato circa la priorità e l’urgenza di affrontare il problema, individuando nella formazione a scuola, sin dall’asilo, la base di partenza per l’insegnamento della manualità (mani – occhi – cervello), oltre al cuore per passione e fantasia, perciò musica, recitazione e lavori manuali. La seconda, martedì 1° luglio, dal titolo “Una metodologia per indagare sullo schema mentale, per scoprire punti di forza e di debolezza nella ricerca. Esposizione, confronto e discussione. Interazione disciplinare nella ricerca sul Sangiovese/Brunello e il suo territorio: i giovani ricercatori si confrontano con metodo su come fare interagire le diverse competenze al fine di migliorare il risultato della ricerca”, alla quale hanno partecipato venticinque persone, che hanno molto apprezzato gli approfondimenti sull’analisi sensoriale, oltre al dibattito e confronto che ne è seguito, anche soffermandosi su come ampliare l’interazione fra le diverse competenze universitarie nelle ricerche promosse dal “Premio Internazionale Brunello di Montalcino Case Basse Soldera per giovani ricercatori”.
Sono lieto di segnalare la nomina del Prof. Massimo Vincenzini, microbiologo dell’Università di Firenze (col quale abbiamo quest’anno iniziato il ventunesimo anno di collaborazioni e convenzioni di ricerca) a Presidente di “Tuscan Food Quality Center”, società che nasce nell’alveo dell’Accademia dei Georgofili, col sostegno del Ministro Maurizio Martina e dell’Assessore all’Agricoltura della Toscana Gianni Salvadori. La società si propone di diventare polo d’eccellenza nella formazione e ricerca nel settore alimentare. E’ costituita da trentacinque soci, espressione del mondo scientifico (le tre Università toscane e altri centri di ricerca), da rappresentanti delle imprese del settore agricolo, della formazione scolastica e professionale, della ristorazione, della comunicazione e della certificazione. Auguro all’amico Vincenzini grandi risultati, che sicuramente raggiungerà.
Il biologo americano Scott Gilbert e la ricercatrice svedese Heijtz hanno pubblicato studi “Sulla correlazione tra batteri intestinali e la salute della mente” affermando inoltre: “È ormai certo che esiste un rapporto tra flora intestinale, elaborazione dello stress da parte del cervello e altre modalità comportamentali”. Scott Gilbert afferma “sicuramente possiamo già dire che alcuni neurotrasmettitori giocano un ruolo fondamentale. Soprattutto serotonina, dopamina e noradrenalina, che vengono prodotti nei batteri intestinali e immessi nel sangue. Stiamo inoltre scoprendo effetti sul sistema nervoso della digestione dei carboidrati complessi nel duodeno”. Evidentemente già i latini che sostenevano “mente sana in corpo sano” conoscevano l’importanza della salute. Ciò rafforza, se ce ne fosse bisogno, la convinzione che l’alimentazione naturale, senza additivi né conservanti, che rispetti i tempi della Natura e delle stagioni, è indispensabile perché l’uomo stia bene, sia nel fisico che nella mente.
Infine una riflessione di ambito politico-economico. Il programma di sostegno agricolo europeo stanzia 336.997.000 di euro per il settore vino, ma di questi vengono ripartiti tra le regioni e le province autonome solo 266.397.000, cioè il 79% del totale (decreto del 20/06/2014 a firma Giuseppe Blasi); di questi alla Toscana toccano 27.670.000, di cui il 3% per vendemmia verde, il 17% per investimenti, il 27% per promozione, il 53 % per ristrutturazione e riconversione dei vigneti. A mio avviso sono somme enormi, che speriamo siano ben spese e anche utilizzate, poiché uno dei mali economici italiani è il non spendere somme che sono disponibili.
Cosa ne pensate?