20 Gen La qualità del vino – gennaio 2008
Dalla rivista “Il Chianti e le terre del vino” – di G.Soldera
La stagione autunno/inverno presenta finora un andamento climatico anomalo con un lungo periodo siccitoso che mi è stato favorevole perché mi ha consentito di portare a termine la zappatura manuale autunno-invernale di tutte le viti. Scopriamo così tutti i punti di innesto, operazione che elimina tutte le radici superficiali, le erbe infestanti ed i parassiti che si annidano e svernano in quella parte della pianta. Questo periodo è stato anche utile per poter letamare le vigne, ma è stato, a mio avviso negativo per l’assenza di freddo che finora perdura. La preoccupante carenza di pioggia autunnale (sino alla metà di gennaio i fossi nella mia zona erano praticamente asciutti) si è poi risolta in gennaio. Così, se l’andamento stagionale primaverile sarà regolare, le vene sotterranee daranno acqua e minerali alle radici profonde delle mie viti, consentendomi così di sperare in un raccolto di ottima qualità di uva con caratteristiche idonee ad essere trasformata in un grande vino. Non mi stancherò mai di dire e scrivere che solo una grandissima uva sana, matura, ricca di quelle sostanze che danno complessità, profumi, longevità può – sempre che l’uomo sia attento, concentrato, seguito da Università che controllano giorno per giorno l’affascinante mondo dei microrganismi autoctoni, abbia capacità, conoscenza e cultura olfattiva e gustativa – vinificare in modo ottimale e naturale producendo così un grande vino che deve essere:
armonico = equilibrato = proporzionato (se un manufatto non è proporzionato crolla)
elegante = fine
complesso = molteplici sensazioni di profumi, gusti, piacere
naturale = uva sana e matura con sola trasformazione degli zuccheri in alcool ed altre sostanze grazie a microorganismi naturali autoctoni
salutare (per il corpo e per lo spirito) = desiderio di ribere quel vino; senso di benessere; soddisfazione; comunione; amicizia
a- tipico: possibilità di riconoscere in quel vino il micro territorio (vigna) da cui nasce.
b- unico: il grande vino non è sostituibile perché ha caratteristiche uniche, perché riconoscibile, perché se un altro produttore dovesse fare un vino simile, certamente se lo terrebbe o lo venderebbe imbottigliato con il suo marchio.
c- raro: un grande vino è al culmine di una piramide di circa 30 miliardi di bottiglie all’anno; quanti possono arrivare alla cima? Per la mia esperienza circa 50/60.000 bottiglie all’anno.
d- longevo: un grande vino deve migliorare per tanti anni e deve dare sensazioni diverse nel tempo. Il vino è l’unico prodotto naturale dell’uomo che può durare più a lungo della vita di un uomo.
Il vino è solo soggettività; la stessa bottiglia può valere 2.000,00 euro per una persona e nemmeno 50 centesimi per un’altra.
Certamente Armonia – Eleganza – Complessità – Naturalità – Tipicità – Unicità –Rarità – Longevità sono valori che elevano notevolmente il prezzo di un vino, del resto qualsiasi prodotto con queste caratteristiche ha costi elevatissimi.
A febbraio inizierò l’affascinante operazione della potatura invernale, sono sempre più convinto che sia essenziale conoscere benissimo le esigenze di ogni pianta: la potatura non è e non può mai essere un taglio meccanico, ma deve assolutamente essere una operazione di alta chirurgia che permetta ad ogni pianta di dare il meglio e, nello stesso tempo, le permetta di vivere a lungo. La vite da il meglio dopo i 30 anni, se il viticultore la tratta male, dopo 15/20 anni deve spiantare la vigna.
Con un comunicato stampa MIPAAF-ICQ del 03/12/07 il ministero ha dato comunicazione dell’arresto di un sofisticatore di vino e che la procura di Verona ha disposto perquisizioni e sequestri presso altre cantine in tre comuni delle province di Verona e Vicenza.
L’Espresso in edicola il 25/01/08 riporta un’altra frode di 200.000 hl di vino cileno che, sbarcato nei porti italiani, veniva “trasformato” in Prosecco durante il viaggio in cisterna in Germania; il vino cileno costava € 0,25 al litro e rivenduto a € 0,90 in Germania; il consumatore lo pagava poi € 4. Anche in questo caso ringraziamo il Corpo forestale e l’Ispettorato per il controllo dei prodotti agroalimentari.
Uno studio Confagricoltura evidenzia un problema importantissimo per l’economia italiana, i dati sono i seguenti:
- a) agricoltori italiani: 1.500.000
- b) dipendenti pubblici che si occupano di agricoltura: 1.200.000 disseminati tra Stato, Regioni, Asl ed altri enti
- c) Costo annuo dei dipendenti punto b: 61 Miliardi di euro (circa quattro finanziarie)
- d) Istituzioni che si occupano di agricoltura: n. 1.000 di cui circa 50 a livello nazionale, 300 a livello locale, 104 a livello provinciale, 356 comunità montane, 196 Asl.
- e) Agli importi sopraindicati va aggiunto il costo di 100 giornate di 8 ore all’anno che ogni operatore agricolo impiega per adempiere le attività burocratiche inerenti alla propria attività. Soltanto per assumere un lavoratore ci sono 15 diversi adempimenti da evadere; se il neoassunto è straniero le pratiche diventano 20.
Quanto sopra esposto necessita di un approfondimento in merito al problema dei costi della nostra agricoltura che non può essere competitiva con le altre nazioni che non hanno questi oneri; è possibile? Sarei molto lieto di ricevere proposte, suggerimenti, idee in merito.
La Francia ha chiesto un aumento di aggiunta di solforosa per la vendemmia 2006 per i vini prodotti sul territorio Basso Reno ed Alto Reno; il motivo: “permettere l’utilizzo delle uve danneggiate da condizioni climatiche sfavorevoli e per consentire una buona vinificazione, una buona conservazione e la commerciabilità dei vini”. Bene l’autorizzazione è stata data dalla Commissione Europea (reg. n. 556/2007 il 23 Maggio 2007 in G.U. 123 del 24 Maggio 2007) dopo circa 8 mesi dalla vinificazione, perciò o l’aumento di solforosa è stato aggiunto illegalmente al momento della vinificazione per sanitizzare delle uve danneggiate o altrimenti le uve nono sono state sanitizzate con le conseguenze che ben conosciamo; dobbiamo inoltre sottolineare che si tratta di un aumento di 40 milligrammi/litro da aggiungere ai 300 milligrammi/litro consentito per quei vini.
Abbiamo bisogno di lavorare tutti di più e meglio, la mancanza di responsabilità dei nostri politici, che sono peraltro la diretta espressione di noi tutti, lo scempio della situazione dei rifiuti in Campania, dove nessuno è responsabile, ma la colpa è sempre degli altri, le immagini e le parole dei nostri Senatori durante la sessione di sfiducia al governo Prodi, la festa del Governatore siciliano Cuffaro per essere stato condannato a soli 5 anni, sono esempi emblematici della drammatica situazione attuale italiana; dobbiamo tutti ritrovare lo spirito della ricostruzione post-bellica, l’unità di intenti che ha portato alla stesura ed approvazione della nostra Carta Costituzionale.
Speriamo che tutti i cittadini pensino di più ai propri doveri ed ai diritti degli altri e si assumano interamente le proprie responsabilità, in tutti i settori, iniziando dalle pratiche di vita quotidiana.
Cosa ne pensate?