20 Giu La qualità del vino – maggio giugno 2009
Dalla rivista “Il Chianti e le terre del vino” – di G. Soldera
Abbiamo avuto una primavera molto piovosa e fredda con molto caldo anticipato in maggio; i lavori di zappatura (soprattutto le viti giovani) hanno occupato molto tempo ed è iniziata la pulitura manuale delle viti; solo uomini e donne esperti, che sappiano usare molto bene il cervello, gli occhi e le mani possono fare queste delicatissime operazioni di estrema importanza per la qualità finale dell’uva. La pianta deve essere messa sin dall’inizio in condizioni ottimali per svolgere al meglio il proprio lavoro: tralci, foglie e grappoli devono essere sistemati in modo che respirino, crescano, si nutrano in modo ottimale, tutto deve essere fatto rispettando le caratteristiche e le esigenze di ogni pianta. Naturalmente l’erba non deve dare fastidio alle viti, né deve danneggiare le radici; diserbanti, spollonatrici, legatrici e altri strumenti sono da evitare se si vuole ottenere uva di altissima qualità adatta a divenire vino di grandissimo pregio. La stagione mi ha consentito di fare il primo trattamento zolfo/rame il 4 maggio scorso e sono molto soddisfatto della situazione attuale delle vigne, speriamo che il tempo ci dia la possibilità di lavorare bene.
Stiamo procedendo con le sperimentazioni e le ricerche in corso con le Università di Piacenza, di Firenze e col Centro di Ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia di Firenze: le loro visite e i controlli in campo sono molto utili, così come le discussioni e i protocolli che aggiorniamo continuamente.
I controlli periodici in tempi ravvicinati fatti dal prof. Massimo Vincenzini su tutti i vini della cantina ci tranquillizzano e ci confortano: sono convinto che sia la strada giusta per continuare a produrre vini che dopo trent’anni sono ancora giovani e ottimi (molte degustazioni fatte da esperti nell’ultimo anno hanno riscontrato la longevità, la perfetta bevibilità e l’eleganza del mio 1979).
La situazione economica è molto pesante, ovunque e in ogni settore. Purtroppo questa crisi finanziaria ha colpito tutto il mondo che consuma il vino, dobbiamo moltiplicare e migliorare i nostri sforzi sia nella qualità (che è sempre l’arma vincente) sia nell’offerta per superare questo periodo; del resto è stato superato anche il periodo della guerra e della ricostruzione che sicuramente erano situazioni ben più gravi e ben più lunghe.
Certamente le notizie stampa che continuiamo a leggere ci mostrano che ancora troppo spesso si perseguono le vie più facili, antitetiche rispetto alla qualità e al valore: un comunicato stampa ha dato notizia di un sequestro di cisterna per vino da hl 10.084 con doppio fondo sita nel Catanese; in provincia di Milano sono state sequestrate altre 4 tonnellate di carne marcia proveniente dall’Uruguay che doveva essere utilizzata per confezionare Bresaola IGP; i NAS hanno scoperto 360 ricette false di piatti codificati (a esempio “lasagne alla bolognese” prodotte con panna e sottilette che sono ingredienti assolutamente assenti dalla ricetta codificata dall’Accademia Italiana della Cucina); è evidente che il cliente, chiedendo “lasagne alla bolognese” ha il diritto di avere i giusti ingredienti e non altri. Se si sorvola su questi problemi non ci si può poi lamentare se i nostri marchi IGP e DOP Parmigiano diventi “Parmesao Brasiliano” ed il Reggiano diventa “Regianito Argentino” e così via.
Recentemente ho riletto Antigone di Sofocle e ho avuto conferma dell’attualità dei grandi pensatori greci: il potere deve essere soggetto alle leggi; i giudici devono essere soggetti solo alle leggi e debbono controllare che tutti i cittadini compresi i politici rispettino integralmente le leggi, che devono essere uguali per tutti e che devono garantire a tutti eguali diritti e uguali doveri, senza alcuna discriminazione e distinzione e ciò è previsto dalla nostra Costituzione. Antigone richiama questo obbligo delle leggi degli dei che devono essere al di sopra dei politici e alle quali i politici si devono adeguare e che non possono essere modificate da decreti fatti dai politici a loro favore. Non è Stato di diritto quello dove i giudici sono soggetti ai politici e dove i giudici, applicando le leggi, non possono sindacare i politici.
La crisi colpisce i lavoratori che esercitano i lavori più umili e soprattutto gli stranieri (ho quasi quotidianamente richieste di lavoro da parte di stranieri), ma anche la nostra manodopera è interessata, infatti un’indagine della AcliColf ha rilevato che le donne italiane stanno sostituendo le straniere nei lavori di casa, cercando impieghi a ore per arrotondare le entrate familiari e una colf su quattro è italiana, mentre la cura delle persone anziane e/o malate rimane alle immigrate.
Sono sempre stato convinto che una nazione che non investe nei bimbi non ha futuro e ho letto con grande piacere e interesse l’intervista di Marcello Vanni, eminente uomo di teatro senese e co-gestore del Teatro del Costone, che ha proposto l’apertura di una scuola di teatro per i bimbi; idea che ritengo importantissima e utilissima per la formazione culturale, umana, e sociale dei bambini.
Sempre in tema di bambini e ragazzini, l’esperienza in tanti paesi del mondo ha riscontrato che l’insegnamento del gioco degli scacchi a scuola porta agli studenti notevoli vantaggi negli studi e nella socializzazione; non credo che il costo sia motivo di non iniziare questa sperimentazione e penso che questa iniziativa sia già presente in alcune scuole italiane.
Concludo con un pensiero per un amico: le guide Veronelli non saranno più pubblicate, ma il ricordo di Gino vivrà sempre e il Suo immenso valore di uomo sarà sempre presente nel nostro cuore.