La qualità del vino – settembre ottobre 2008

Dalla rivista “Il Chianti e le terre del vino” – di  G.Soldera

Siamo arrivati all’autunno e la situazione si presenta molto bene con luglio molto caldo, inizio dell’invaiatura ottima, rottura del tempo il 15 agosto (purtroppo il quell’occasione alcune zone di Montalcino sono state colpite dalla grandine) perciò in anticipo rispetto al periodo ottimale 18/23 agosto. Le lavorazioni in vigna sono state terminate con l’ultimo diradamento nella prima decade di Agosto e con la  scopertura dei grappoli dalle foglie. In agosto e settembre c’è stato un lungo periodo di grande caldo interrotto da una giornata di pioggia venerdì 19 settembre; il tempo si è così stabilizzato ed ho vendemmiato il 28 e 29 settembre con uve in cantina tra i 17 e 19 gradi, temperatura veramente ottimale; uve sane e mature, ricche di zuccheri…

La vinificazione procede ed i lieviti autoctoni lavorano molto bene. Le abbondanti piogge primaverili che si sono protratte sino a tutto giugno mi hanno costretto ad un grande e lungo lavoro di pulitura, legatura dei tralci ed eliminazione manuale  delle femminelle; lavori che vanno fatti da persone che sanno bene cosa togliere e come legare; queste operazioni manuali sono essenziali per la qualità dell’uva e perciò per la qualità del vino: non esiste possibilità di ottenere grandi vini con lavorazioni meccaniche di pulitura, cimatura, eliminazione delle foglie e femminelle, non mi stancherò mai di sottolineare che le macchine non hanno testa né occhi né mani. Sinora la durata di luce di ogni giorno per oltre 60 giorni è ottimale per l’accumulo delle sostanze nell’uva, è la sintesi clorofilliana che permette la trasformazione dell’energia solare in energia chimica; nella vite questo processo è essenziale per la qualità del prodotto uva (perciò poi vino); una foglia verde (da qui l’importanza dell’apparato fogliare sia come quantità sia come giovinezza sia come superficie di ogni foglia) riceve dal sole la luce ed in pochi secondi anidride carbonica ed acqua vengono trasformati nei costituenti dei tessuti vegetali, determinando la scissione della molecola di anidride carbonica con due effetti generali: l’ossigeno si libera nell’atmosfera, il carbonio si combina con altri atomi e viene trasformato in composti tessutali. Da questi processi naturali nasce la qualità del vino. In cantina si preparano i grandi tini di rovere di Slavonia che servono per la vinificazione, gli inox per le micro vinificazioni per la ricerca e sperimentazione con il Prof. Mario Fregoni dell’Università Cattolica, le botti per la svinatura; tutti gli attrezzi e le cassette vengono controllati, puliti per essere pronti al grande evento della vendemmia. Il controllo dell’uva deve essere quotidiano con l’assaggio ed almeno settimanale per le analisi che facciamo con l’Università di Firenze nell’ambito della convenzione di ricerca e sperimentazione con il prof. Massimo Vincenzini.

In Italia è tornato di attualità il problema dell’energia prodotta dal nucleare ed il nuovo governo si appresta a varare leggi in tal senso, voglio qui solo evidenziare che:

1)     24/07/08 – Francia, Centrale di Tricastin. Cento operai contaminati per fuga di uranio, divieto di irrigare i campi con l’acqua dei pozzi, grande preoccupazione degli agricoltori e dei produttori di vino e di conseguenza i turisti se ne vanno dalla zona.

2)     7/07/08 – stessa centrale di Tricastin. 30 metri cubi di una soluzione contenente 12 grammi di uranio per litro si riversano in due fiumi della zona.

3)     18/07/08 – Viene segnalata la fuoriuscita di acque contaminate dal sistema di canalizzazione nell’impianto nucleare di Romans sur Isere nel sud-est della Francia

4)     21/07/08 – 15 operai dell’impianto nucleare di Saint Alban, nella regione dell’Isere, vengono contaminati da liquido radioattivo.

5)     Spagna dal 2 al 13 luglio 2008 – Quattro incidenti in due centrali nucleari (Vandellos e Cofrentes), viene anche segnalato che la centrale di Cofrentes ha avuto 23 incidenti negli ultimi tre anni.

6)     Agosto 2008 – Belgio, laboratorio dell’Istituto di Radio Elementi – incidente con fuga radioattiva con proibizione a tutti gli abitanti di Fleurus di consumare frutta e verdura del territorio, di bere latte delle fattorie e portare i bovini al pascolo.

7)     La stampa della fine di luglio 2008 ha riportato uno studio epidemiologico dell’Università di Milano che riscontra, dopo 32 anni dallo scoppio di Seveso, l’esistenza di rischi tiroidei per i neonati con possibili disfunzioni di oltre 6 volte la norma.

8)     Nelle discussioni tra gli esperti del settore si prevede che i reattori di quarta generazione utilizzino meno uranio e producano meno scorie, ma non saranno disponibili prima del 2030 (cioè fra 22 anni).

La mia opinione – solo da agricoltore ed amante della natura – è che la politica deve essere ben documentata e sicura sui rischi che gravano soprattutto sulle nuove generazioni (vedi Seveso) prima di prendere decisioni così pericolose.

A Montalcino continuano i sequestri di vini ed i rumori sui cambiamenti dei disciplinari. Vorrei qui ricordare che il Rosso di Montalcino può essere prodotto da vigne iscritte all’albo del Brunello di Montalcino perciò, se si vuole modificare il disciplinare del Rosso di Montalcino, si devono togliere le vigne con le quali si vuole fare il Rosso di Montalcino dall’albo del Brunello di Montalcino ed iscriverle all’albo del Rosso di Montalcino: i produttori sono d’accordo nel declassare le loro vigne?

Ultima notizia dell’agosto 2008 (fonte: “La Nazione” 22/8/2008): una notissima rivista in lingua inglese, vinicola e gastronomica, ha premiato con un premio prestigioso l’ “AWARD OF EXCELLENCE” una osteria – “L’Intrepido” di Milano – che non esiste: avete letto bene NON ESISTE, ma in un sito in rete c’è un menù ed una carta dei vini, tra l’altro scelti tra i peggiori segnalati dalla stessa rivista.

Cosa ne pensate?

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